Svizzera ogni anno almeno 140mila persone in età lavorativa assistono regolarmente i propri congiunti: tra questi oltre 800 bambini gravemente malati. La Confederazione ha commissionato un progetto al Dipartimento dell’interno.

Chi deve curare un congiunto malato deve potersi assentare per brevi periodi dal lavoro. Per i genitori di bambini gravemente malati, inoltre, dovrà essere introdotto un congedo di assistenza di durata più lunga. È l’opinione del Consiglio federale, che ha incaricato ieri il Dipartimento federale dell’interno (DFI) di elaborare un progetto che vada in tal senso. L’obiettivo del Governo è migliorare la situazione di coloro che assistono e curano i propri congiunti, in modo che possano impegnarsi senza sovraccaricarsi o trovarsi in difficoltà economiche, si legge in un comunicato pubblicato ieri.

Per conciliare meglio impiego e famiglia, i lavoratori dovranno avere il diritto di assentarsi per brevi periodi dal posto di lavoro. Dovrà essere elaborata una variante che preveda che il datore continui a corrispondere il salario per la durata del congedo. Le ripercussioni sui datori verranno trattate nel quadro di un’analisi d’impatto.

Nel caso di genitori con bambini gravemente malati o vittime di incidenti – continua la nota – bisogna consentire di prestare cure ai figli senza rinunciare alla vita professionale. In questo caso dovrà essere elaborata una variante che preveda una compensazione della perdita di salario come per la maternità.

Già oggi sono previsti accrediti per compiti assistenziali se viene assistita una persona che ha diritto almeno a una grande invalidità di grado medio. In futuro questi accrediti dovranno essere concessi anche a coloro che assistono o curano congiunti con «una grande invalidità di grado lieve». Inoltre, sarà valutata la possibilità di estendere il diritto anche alle coppie in regime di concubinato.

Oltre alle misure previste per legge dovranno essere anche sviluppate offerte di sgravio, come ad esempio il sostegno fornito da volontari o posti letto messi a disposizione per le vacanze nelle case di cura e per anziani.

Le misure fanno parte del “Piano d’azione per il sostegno e lo sgravio delle persone che assistono i propri congiunti” e delle priorità di politica sanitaria “Sanità2020” del Consiglio federale. Il DFI dovrà elaborare un progetto da porre in consultazione entro la fine del 2017, in collaborazione con il Dipartimento federale di giustizia e polizia e quello dell’economia, della formazione e della ricerca.

In Svizzera, viene spiegato nella nota, ogni anno almeno 140mila persone in età lavorativa curano e assistono regolarmente i propri congiunti, tra i quali si annoverano oltre 800 bambini vittime di incidenti o gravemente malati. Il numero di persone anziane che necessitano di cure o di un sostegno di altro genere aumenterà notevolmente nei prossimi anni.

(GdP)