Una bambina di sei anni nata prematura lunga quanto una penna conduce ora una vita sana e normale. La sua storia è una splendida testimonianza del valore della vita dei bambini prematuri. Lily Cobbing e la sorella gemella Summer sono nate nel giugno 2010 ad Adelaide (Australia) dopo appena 27 settimane di gestazione. Anche se erano entrambe premature, Lily si era sviluppata molto di meno: pesava meno di 450 grammi ed era lunga quanto una penna, riferisce il Daily Mail.
Prima della loro nascita, la mamma, Michelle Roberts-Cobbing, faceva ultrasuoni tutti i giorni, ma è rimasta senza parole quando in occasione di uno degli esami il medico ha detto: “Le bambine nasceranno oggi”. I medici sapevano che Lily non stava bene ed è stato necessario un parto cesareo. “Hanno monitorato tutto da vicino. Se Lily fosse morta in utero, Summer avrebbe avuto un ictus e sarebbe morta anche lei”, ha detto la mamma.
Anche se Lily alla nascita era molto piccola e le sue possibilità di sopravvivere erano esigue, è stato subito chiaro che era decisa a lottare per la vita. “Quando hanno tirato fuori Lily, ha afferrato il guanto del medico e gli ha battuto sulla mano, e lui ha detto che era un buon segno – è una lottatrice”, ha aggiunto la madre.
Dopo la nascita, le bambine sono state trasferite immediatamente all’unità di terapia intensiva per bambini prematuri. Summer è andata a casa dopo tre mesi, mentre Lily ne è rimasta otto in ospedale. La mamma ritiene la sua sopravvivenza “un miracolo”. “Amano le cose da bambine e Lily adora Star Wars e Chewbacca”, ha raccontato. Oggi si percepisce a malapena la differenza di dimensioni tra le due sorelle.
Storie come quella delle due bambine sono diventate sempre più comuni grazie ai progressi della medicina. Uno studio del 2015 pubblicato sul New England Journal of Medicine ha constatato che il 23% dei bambini nati a 22 settimane di gestazione sopravvive, e che le possibilità di sopravvivenza aumentano rapidamente per ogni settimana superata. Lo studio si è basato su quasi 5.000 bambini nati prima delle 27 settimane di gestazione in 24 ospedali dal 2006 al 2011, e ha anche sottolineato che alcuni ospedali negavano deliberatamente cure mediche ai bambini nati molto prematuri.
(Aleteia.org)