Suonare con gli occhi e il battito delle palpebre. Sembra un miracolo, eppure è possibile grazie a una sofisticatissima tecnologia. La “South West Open Youth Orchestra”, che ha sede a Southmead, vicino a Bristol, in Gran Bretagna, è l’unica orchestra regionale giovanile formata e gestita unicamente da disabili. Hanno tutti tra gli 11 e i 25 anni, e tutti sono portatori di handicap. L’orchestra fornisce loro la tecnologia per superarlo.
Lo sguardo, la testa e gli strumenti speciali
Bradley, ventun’anni, affetto da paralisi cerebrale che non gli permette di usare né braccia né gambe, suona una chiarina con gli occhi, grazie a un sintetizzatore. Segue un oggetto sullo schermo e parte il suono della nota e, quando sposta lo sguardo, la qualità della musica cambia così che la sinfonia si arricchisca di tante tonalità diverse. Ashley, tredici anni, completamente cieca da quando era piccolissima, sa suonare qualunque pezzo dopo averlo ascoltato una o due volte, e se lo ricorda a memoria senza neppure ricorrere alla scrittura Braille. Per Benn, che muove le dita a fatica, c’è il “Linnstrument“, una tastiera sofisticatissima, che funziona come uno strumento a corda, e dove ogni tocco del dito viene percepito in cinque modi diversi. Infine George, che, come Bradley, suona una chiarina usando i movimenti della testa anziché lo sguardo. Sul capo ha un sensore, con raggi infrarossi, col quale controlla lo strumento musicale.
«Mi elettrizzo ad esibirmi davanti a un pubblico», racconta. Per lui l’esperienza alla “South West Open Youth Orchestra” è una parte fondamentale della vita. «Mi piace fare parte dell’orchestra. Provo fortissime sensazioni di libertà e di appartenenza che mi rendono felice. Incontro un sacco di nuove persone. La disabilità non dovrebbe mai impedire a nessuno di godersi la musica e di suonarla». E i risultati arrivano. L’orchestra si è esibita a Westminster, alla Camera dei Comuni, e nella cattedrale di Bristol. E un concerto è stato trasmesso sul terzo canale della “BBC” e ascoltato da milioni di persone.
(Avvenire)