Il programma di cura dell’Aids, attivo in 10 paesi africani, verrà premiato venerdì 11 novembre nella sede dell’Accademia dei Lincei come “impresa eccezionale di alto valore morale umanitario”
Venerdì 11 novembre, durante la cerimonia di apertura dell’anno accademico, il presidente dell’Accademia dei Lincei, Alberto Quadrio Curzio, conferirà al programma DREAM il “Premio per una impresa eccezionale di alto valore morale e umanitario”. L’alto riconoscimento contribuirà alla realizzazione del nuovo Centro della Salute a Zimpeto, che diverrà così una struttura di grande impatto sanitario e sociale, unica in Mozambico. Destinato soprattutto alla cura di donne e bambini, il Centro di Zimpeto avrà una vocazione polivalente: accanto a sezioni specializzate per il trattamento dell’infezione da HIV e la prevenzione della trasmissione dalla madre incinta al nascituro, saranno presenti laboratori per la diagnosi precoce delle neoplasie delle donne (cancro del collo dell’utero e del seno), una sezione per la cura della tubercolosi (prima causa di morte tra le persone con HIV e una tra le prime cause di morte in Mozambico) e un’area per la nutrizione dei pazienti malnutriti, in particolare i bambini.
L’attività del Centro di Zimpeto contribuirà anche alla formazione del personale sanitario, un volano per i professionisti della salute del programma DREAM ma anche per tutto il sistema sanitario nazionale mozambicano. In questo senso, il programma di Sant’Egidio è un esempio di eccellenza italiana che, grazie a una rete estesa di collaborazioni scientifiche ed accademiche realizzate in Italia con università ed enti di ricerca, ha permesso di convogliare in Africa il meglio delle risorse italiane.
Il programma DREAM, acronimo di “Disease Relief through Excellent and Advanced Means” (liberazione dalle malattie attraverso mezzi avanzati ed eccellenti) rappresenta una best practice nel contrasto all’AIDS, alla malnutrizione, ma anche ad altre malattie infettive e a patologie croniche che, grazie ai migliori protocolli diagnostico-terapeutici, ha trovato una sua realizzazione in Africa, il continente dove la malattia miete ancora troppe vittime. È un nuovo modello di sanità pubblica per l’Africa, iniziato nel febbraio del 2002 in Mozambico e attualmente presente in dieci paesi africani: Mozambico, Malawi, Tanzania, Kenya, Repubblica di Guinea, Swaziland, Nigeria, Repubblica Democratica del Congo, Camerun, Angola. Prossima la sua apertura anche nella Repubblica Centrafricana.
Queste le cifre di Dream. Sono 46 i centri di salute ormai attivi, integrati da 24 laboratori di biologia molecolare, 63.000 i bambini nati sani dal programma di prevenzione verticale e 330.000 i malati sieropositivi che hanno potuto beneficiare in modo diverso dei trattamenti, dalla diagnostica all’assistenza. Inoltre milioni di africani in questi anni hanno usufruito del programma DREAM attraverso interventi di educazione sanitaria, sostegno nutrizionale, distribuzione di filtri per l’acqua e zanzariere, corsi di prevenzione sui luoghi di lavoro, alla radio o in televisione.
DREAM è anche un modello di efficienza economica e gestionale che utilizza solo il 4% del proprio bilancio per il suo funzionamento e garantisce il restante 96% per le attività in loco grazie all’impiego di un nutrito numero di professionisti volontari che gratuitamente supportano il programma.
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(Vatican Insider)