Estratto da un articolo, violento e provocatorio, di Andrea Leoni (LiberaTV). Commento di Claudio Mesoniat all’articolo: “È il ruggito di un’umanità ferita che difende con gli artigli la più radicata delle sue evidenze: l’istinto di vivere.”

[…] Insomma: se ne sei convinto qualcuno ti aiuterà ad ammazzarti, o ti ammazzerà, senza farti soffrire troppo, comodamente sdraiato in una cameretta confortevole e con una bella finestra dove stampare l’ultimo sguardo.
E se questo, come detto, è ampiamente giustificabile per i malati incurabili…per tutti gli altri non lo è. Assolutamente no. Il suicidio garantito, codificato e organizzato dallo Stato per chiunque lo desideri, è solo l’ultima tappa infame e vigliacca del sentiero che porterà alla distruzione definitiva della società occidentale.
Questa opzione è a tutti gli effetti uno dei sintomi della nostra decadenza come popolo e come individui. Ci stiamo assolutamente meritando di essere sconfitti, sottomessi, di scomparire dalla mappa delle civiltà del mondo.
Si spaccia per umanità ciò che invece è profondamente disumano. Ed è l’ultimo frutto avvelenato di un Occidente che si è arreso all’indolenza, allo smarrimento identitario, al rifiuto di se stesso, delle proprie radici e della propria cultura. Siamo diventati un buco nero che si inghiotte giorno dopo giorno. Un vuoto flaccido e patetico. Una siccità feroce che prosciuga pensieri, sentimenti e istinti millenari.
Non c’è più orgoglio. Non c’è più coraggio. Non c’è più l’essere umano, con i suoi abissi bellissimi e mostruosi, ma solo pedine ben programmate in ogni mossa della scacchiera quotidiana. Il contrario della vita che è, innanzitutto, imprevedibile. […]